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Scoprire il Carso triestino

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visita carso triestino

Una vacanza a Trieste non è completa senza una visita, seppur breve, all’altipiano carsico. Da triestina che ama follemente la sua terra, non passa settimana senza che faccia almeno una breve fuga verso il Carso, per respirare aria pulita, godermi il silenzio e la pace dei boschi, guardare i colori che cambiano continuamente nel corso dell’anno. Se siete in vacanza a Trieste, ma non avete moltissimo tempo a disposizione, ci sono alcuni percorsi facili da fare e da raggiungere che potranno, nell’arco di un paio d’ore al massimo, darvi un’idea di cosa sia il Carso.

Uno dei primi percorsi che mi sento di suggerire è la strada cosiddetta “Napoleonica”, come la conosciamo noi triestini. In realtà, il nome ufficiale del sentiero è strada Vicentina, dal nome dell’ingegner Giacomo Vicentini che ne progettò il tracciato e ne iniziò la costruzione nel 1821. Parte da Borgo San Nazario e raggiunge l’Obelisco di Opicina, con un tracciato molto lineare ed in leggera salita (molto leggera); percorrendola, godrete dei meravigliosi panorami del nostro golfo visto da una posizione elevata; il tracciato è adatto anche a chi voglia visitare Trieste ed il suo altipiano in bicicletta, e perfetto per chi viaggia con i propri cani, che adoreranno una sgambata all’aria aperta! Approfitto per ricordare che il nostro b&b in centro a Trieste è attrezzato per ospitare anche i vostri pelosi :). All’inizio del percorso, nelle immediate vicinanze, potrete anche fare una puntatina al Tempio Mariano di Monte Grisa, curiosa costruzione sacra, dedicata all’adorazione della Madonna, lo avete sicuramente visto dalla città, in quanto si staglia in vetta alla costa, con una forma che ha suggerito il nome con il quale è scherzosamente designato qui a Trieste: il formaggino! Fu progettato dall’ing.Antonio Guacci su schizzo del vescovo di Trieste e Capodistria Antonio Santin: la struttura triangolare evoca la lettera M come simbolo della Vergine Maria. La costruzione avvenne tra il 1963 e il 1965, mentre l’inaugurazione, ad opera dello stesso vescovo, avvenne il 22 maggio 1966. Il santuario è caratterizzato da un’imponente struttura in cemento armato, con la presenza di due chiese sovrapposte. (cit. Wikipedia).

La cosa migliore che potete fare, una volta imboccata la “Napoleonica”, è godervi la passeggiata ed il panorama. Se potete, e vi trovate a Trieste durante la bella stagione, o almeno in una giornata di sole, aspettate l’ora del tramonto : non capita spesso di godere di tramonti sul mare da quella prospettiva! armatevi di macchina fotografica sopratutto in dicembre: da noi i tramonti più belli li regala proprio quel mese.

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Il golfo di Trieste visto dalla strada Vicentina

La vegetazione che incontrerete non è la più tipicamente carsica, piuttosto un curioso miscuglio di vegetazione carsica e macchia mediterranea; non mancano infatti pini e forstizie, frammisti ai nostri tipici carpini e roverelle, ma non mancano lecci, tigli, aceri ed ornielli, che spuntano tra le rocce bianchissime.

All’inizio del percorso potrete anche vedere la falesia su cui moltissimi rocciatori e free-climbers, durante tutto l’anno, si esercitano in arrampicata con le diverse tecniche.

Alla fine, vi consiglio vivamente un’esperienza tipica: una visita all’Osmiza Verginella, a Contovello, piccolo borgo di Prosecco, il paese da cui siete arrivati. Mi raccomando però, telefonate per verificare che sia aperta: le osmize infatti aprono solo per periodi limitati nel corso dell’anno!

Per arrivare alla Napoleonica:

Partendo dal nostro bed & breakfast in centro città proseguite lungo la via Fabio Severo sino alla fine, quindi, al semaforo, girate a destra per imboccare la Via Udine: da qui proseguite sempre dritti lungo via Udine e Strada del Friuli ( lungo il tragitto potrreste anche visitare il Faro della Vittoria!), senza mai cambiare strada, raggiungerete Prosecco, piccolo borgo carsico; giunti al centro del paese, dovrete girare a destra verso Borgo San Nazario, e proseguire dritti per un chilometro circa. Alla fine della strada sarete nel parcheggio da cui potrete cominciare la vostra passeggiata!

Nei prossimi articoli vi porterò un po’ più in profondità nel Carso triestino: cominciando dai percorsi più comuni, piano piano andremo a scoprire quei piccoli angolini di natura che…mi tengono inchiodata qui, alla mia terra, innamorata della sua bellezza, come della sua durezza.

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